STORIE E CURIOSITA’ DI COLLE VAL D’ELSA, TRA PERSONAGGI LETTERARI, NATURA E ANTICHI TRACCIATI

Colle Alta

In pochi sanno che Colle Val d’Elsa, presumibilmente è stata la fonte di ispirazione di uno dei personaggi della “letteratura” per bambini più noti in Italia e tra i più apprezzati al mondo (12a posizione tra i libri più popolari al mondo) “Le avventure di Pinocchio”. Seppur non è ancor certo, che il Pinocchio di Collodi  sia nato proprio a Colle Val d’Elsa, sappiamo con certezza che Carlo Lorenzini, in arte Collodi, qui vi trascorse 5 anni dove studiò nella sede del seminario vescovile in Piazza del Duomo a Colle Alta. Stando alle più attendibili ricostruzioni fatte negli anni, capeggiate dal docente e storiografo colligiano Meris Mezzedemi, sembra che nella parte antica di Colle (Alta) si trovassero tanto una Fonte di origine medievale che una Costa chiamati al tempo “del Pinocchio” e che il padre dell’illustre “novella”, percorrendo quel tratto di strada quotidianamente per raggiungere Piazza del Duomo dove studiava, abbia tratto ispirazione per il suo personaggio più famoso. Quindi Colle di Val d’Elsa, oltre a dignitari di corte, pittori, architetti, scultori e tanti altri personaggi d’ingegno, conta anche “fonti” di ispirazioni letterarie tra le più riuscite nel panorama italiano del genere, senza dimenticare l’ambientazione del romanzo di Carlo Cassola “La ragazza di Bube” proprio a Colle. Una terra piena di sorprese quella che ospita Colle Val d’Elsa e che non tradisce le aspettative degli appassionati di cultura, storia ed arte, ma anche degli amanti del benessere e della natura. Quindi non solo le alchimie del cristallo che hanno fatto di Colle un centro di respiro internazionale da secoli, le suggestive case-torri che rendono così unico lo skyline della città e le tante altre perle storico-artistiche e d’arte contemporanea sparse qua e là in città, ci sono anche ricchezze naturali e paesaggistiche uniche nel loro genere. Per gli amanti del termalismo gratuito, un pò “wild” e autentico ci sono i meravigliosi bagni termali delle Caldane.

Caldane

A pochissima distanza da Colle Bassa, in località Gracciano, si trovano i bagni delle Caldane, già conosciuti e sfruttati da Etruschi prima e Romani in seguito. Si tratta di acqua termale dalle importanti proprietà terapeutiche, ricca di sali di calcio che vanno a formare un suggestivo e particolare specchio di acque chiare circondate da boschi verdi che hanno quasi inghiottito alcuni ruderi pietrosi che in passato erano in forte attività grazie allo sfruttamento dell’acqua con mulini annessi. Una sorta di piscina naturale distribuita su due “vasche” immerse nella rigogliosa campagna toscana circostante. Per tutti coloro che invece preferiscono vivere un percorso naturalistico unico e ricco di biodiversità c’è Sentierelsa.

Sentierelsa

Si tratta di un percorso attrezzato di 4 chilometri circa che costeggia il fiume Elsa e che attraversa un’area protetta suggestiva. Cascate spettacolari e singolari grotte dai profili animali si possono raggiungere attraverso un sentiero attrezzato e ricco di scalini, ringhiere e staccionate in perfetto stile tibetano, ricavate anche tra pareti rocciose che si aprono su scenari mozzafiato. La particolari condizioni climatico-ambientali hanno permesso di far convivere in questo ambiente straordinario singolari specie floro-botaniche con una nutrita fauna ittica. Questo percorso, ricavato nel Parco fluviale dell’Alta Valdesa, è un luogo ideale per il trekking, il relax e l’andar lenti, un posto dove riprendere fiato e godere di tutte le bellezze naturalistiche da vivere da soli o in famiglia e se facesse troppo caldo con la possibilità anche di fare un bel tuffo nel fiume Elsa. Di certo meno naturalistico, ma di indiscusso interesse storico e culturale c’è poi un percorso che si ricollega alla più nota Via Francigena che attraversa il cuore antico di Colle Val d’Elsa (Colle Alta). Si tratta di un antico tracciato medievale che attraversa la parte Alta di Colle, già menzionato dall’Arcivescovo Sigerico di Canterbury quando descrisse il percorso che poi divenne l’attuale Via Francigena. Potremmo definirla una direttrice alternativa o parallela ed in alcuni tratti, pare sovrapposta, all’ufficiale percorso (mappato) della Via Francigena. A sostegno di questa teoria che trova conferma in alcune carte e studi condotti in passato e rimaneggiati ultimamente, senza giungere però a conclusioni certe, c’è una tangibile strada riportata alla luce con restauri mirati e non invasivi che si trova all’interno di un Ristorante nella parte più antica della città (Colle Alta).

Box consigli

Il ristorante si chiama “Portanova” e si trova all’interno dei 2 torrioni posti a difesa della Porta Nova (Volterrana), prefetto esempio di architettura militare rinascimentale il cui progetto viene comunemente attribuito a Giuliano da Sangallo. Tra le sale interne del ristorante, con curiose nicchie ricavate all’interno dei 2 torrioni dove è possibile mangiare, si trova questo reperto unico, posizionato leggermente sopra la sala principale arredata con eleganza e modernità. Ben tre tavoli infatti, di questa ampia sala interna, sono posizionati sopra lo storico tracciato della Via Francigena, riportato alla luce perfettamente tanto da far emergere in tutta la sua bellezza la pietra trachitica levigata dal tempo. Durante la stagione estiva però, l’Hosteria Portanova accoglie i suoi clienti sopra i due bastioni dai quali si gode di un suggestivo panorama e dove si possono gustare le fantasie gastronomiche dello Chef Lorenzo Somigli, che propone nei suoi menu stagionali con slancio e innovazione senza rinunciare però ai tipici piatti della tradizione. La sera poi tutto diventa più magico, con la complicità della notte e dell’allestimento luminoso studiato per la location, per serate uniche ed indimenticabili.

Nicchia interna Cisterna
Torrione
Tavoli su Via Francigena
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