Palazzo del Podestà

Inizialmente il Comune di Colle Val d’Elsa (XII sec.) era amministrato da tre consoli, ognuno in rappresentanza dei tre assetti urbanistici (Borgo, Castello e Piano). Dopo poco però subentrò la figura del Podestà, come autorità superiore ai consoli che in principio non aveva sede fissa. Agli albori del Trecento però nacque l’esigenza di una sede comunale dove far risiedere anche il Podestà. Così nel 1306 la casa-torre della famiglia Guidotti, situata in Piazza Duomo fu acquistata dal Comune insieme ad altri immobili e spazi adiacenti. Da quel momento in poi divenne sede del Comune, con torre,  campana e dimora del Podestà. Nei secoli successivi il Palazzo mantenne la sede del potere giudiziario fino all’epoca post-unitaria, quando vi furono anche trasferite la pretura e le carceri mandamentali, attive fino al periodo fascista. Il palazzo ha conservato tutte le sue migliori caratteristiche, tipiche delle sedi podestarili, nella facciata infatti si possono ancora distinguere bene i diversi stemmi dei podestà, vicari e commissari che si sono succeduti nel tempo. L’interno del palazzo presenta pareti e soffitti affrescati, tra i quali spiccano una Madonna e santi e un’Annunciazione di Giovanni Maria Tolosani, risalenti alla prima metà del XVI secolo. In più sono visibili diverse decorazioni a tema araldico che fanno da cornice alla splendida collezione del Museo archeologico. Ai lati del palazzo si trovano due strutture turrite. La prima sulla sinistra è l’antica torre del Comune, oggi tagliata dopo un crollo nel Seicento, la seconda sulla destra è invece la torre campanaria del Duomo (32 metri circa), costruita nel 1632 dall’architetto Bernardino Renieri sul preesistente campanile, risalente al 1334.

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