Museo Ranuccio Bianchi Banditelli

Ospitato nel trecentesco Palazzo del Podestà che si trova nella centrale piazza del Duomo, il Museo Archeologico “Ranuccio Bianchi Bandinelli” occupa tutti e tre i piani dell’edificio. Il primo nucleo, composto dall’Antiquarium civico, fu inaugurato nel 1976 per ospitare i reperti che il Comune aveva acquistato dalla Contessa Marinella Terrosi Vagnoli. Era proprietaria di una delle più importanti collezioni archeologiche di fine Ottocento e i primi del Novecento, dietro iniziativa del Conte Giulio Terrosi che intraprese lo scavo della necropoli del Casone a Monteriggioni. Proprio durante queste ricerche, nel 1893 venne rinvenuta la tomba dei Calisna Sepu, uno degli ipogei più importanti dell’Etruria settentrionale, in uso tra la fine del IV e l’inizio del I secolo a.C. e che ancora oggi rappresentano il complesso principale della collezione espositiva. Uno dei primi studiosi che si occupò della Collezione Terrosi e della tomba Calisna Sepu fu il senese Ranuccio Bianchi Bandinelli. Si dedicò ad un lungo e profondo studio della Valdelsa etrusca e per questo suo impegno la struttura museale fu intitolata proprio a lui. Dagli anni ’70 in poi il Museo, grazie anche all’azione del Gruppo Archeologico Colligiano, si è arricchito di numerosi complessi tombali, reperti e ricostruzioni che lo pongono oggi come uno dei più importanti della provincia senese.  

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