Colle Val d’Elsa Unknow

Staccare anche solo col pensiero, la Toscana dalle sue mete più preziose sembra un esercizio impossibile. Come si può, viene legittimamente da chiedersi, non pensare alle sue città d’arte (Firenze, Siena, Pisa), ai piccoli borghi medioevali (San Gimignano, Monteriggioni, Pienza e Montepulciano, solo per citarne alcuni), alle sue Valli straordinarie (Val d’Orcia) e alle ricercate località balneari (Argentario, Castiglione della Pescaia, Forte dei Marmi etc.). Un patrimonio unico che ogni anno viene visitato, riferendosi ai dati pre-pandemia(2019), da circa 50 milioni di turisti (dati Ufficio Regionale di Statistica) pronti a vivere i gioielli più esclusivi che questa terra straordinaria custodisce. Esistono però atri luoghi, nella blasonatissima Toscana, che pur non godendo di fama e popolarità turistica riescono ad esprimere bene quello spirito della “toscanità” che l’ha resa così popolare. Sono mete del firmamento turistico regionale che sembrano figlie di un “Dio minore”, anche se mature e dinamiche, talvolta adombrate dalle località circostanti più conosciute. Città come Colle Val d’Elsa che, nonostante sia posizionata strategicamente vicino alle maggiori vie di collegamento regionale, sembra essere del tutto esclusa dal turismo di massa che ogni anno affolla le vicine San Gimignano e Monteriggioni. Considerato da molti come un punto di forza, il fatto che la città non sia ancora aggredita dal turismo mordi e fuggi, in realtà Colle sembra essere un borgo troppo ignorato dal turismo. Non è un caso che nel 2016, secondo una ricerca realizzata da Avis, la città di Colle Val d’Elsa risulti tra le più snobbate, ingiustamente, mete turistiche della Toscana. E’ l’azienda di autonoleggio Avis Untrending che ha stilato la classifica, incrociando i dati dei viaggi nelle vetture Avis con il numero di citazioni fatte sui social (Facebook, Twitter e Instagram) e dove Colle occupa la prima posizione tra le mete più snobbate al mondo, anche se più interessanti e di nicchia come riporta nel 2017  la rivista online “Tuscanypeople” (https://www.tuscanypeople.com/colle-val-d-elsa-borgo-toscano/). Stupisce il fatto che sui social sembra essere una meta così sconosciuta, alla luce dell’immenso patrimonio che Colle possiede e tutto da scoprire.

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Colle Alta

Visibilmente separata in due parti, la città di Colle nasce sulla riva del fiume Elsa che per secoli ha alimentato fiorenti opifici di mulini, gualchiere e cartiere che hanno determinato lo sviluppo della parte più bassa della città. Adagiata su uno sperone roccioso, come a cavaliere di tutta la Val d’Elsa, si trova Colle Alta, dal cuore antico, mentre l’anima più moderna ed industriosa della città si trova sulla riva sinistra del fiume Elsa, Colle Bassa. La bellezza di Colle è racchiusa in questo straordinario connubio tra antico e moderno che affascina e rapisce anche i turisti meno curiosi. Difficile fare un elenco dei tanti punti di interesse che affollano la parte alta della città, dove Medioevo e Rinascimento hanno lasciato tracce indelebili del loro passaggio, molte delle quali ancora oggi visibili in tutto il loro splendore. Le caratteristiche Case-torri, solo per fare un esempio, che proprio nel Medioevo iniziarono a comparire in città donandogli quel profilo unico che la rendono così particolare. Oggi, delle tante case-torri che abbellivano il borgo antico di Colle, ne rimangono ben poche, ma rappresentative di tanta bellezza. Proprio in una di queste, ancora oggi visibile in tutto il suo splendore, è nato il famoso scultore e artista Arnolfo di Cambio, una costruzione unica per metà in pietra e l’altra metà in cotto che grazie ad un recente restauro è stata valorizzata sia negli spazi che nei decori interni, con affreschi fatti dal maestro Gino Terreni.

Casa-torre Arnolfo di Cambio

Oltre alle torri, la parte alta di Colle è una scoperta continua tra suggestivi panorami e perle architettoniche del Medioevo e del Rinascimento. Intimi e silenziosi vicoli che ancora profumano di Medioevo, palazzi rinascimentali imponenti e straordinari, singolari chiese e collezioni archeologiche tutte da scoprire, con alcune tradizioni artigianali sopravvissute, da vivere nelle piccole botteghe ancora oggi attive. Se nella parte alta di Colle il tempo sembra essersi fermato, in quella più bassa invece scorre frenetico e ai ritmi della modernità. Stravaganti opere d’arte contemporanea disseminate qua e là, si alternano a spazi urbani riqualificati  con architetture moderne, imponenti Piazze (Piazza Arnolfo) e aree verdi incontaminate, come il vicino Parco Fluviale. Senza tralasciare la più importante e storica filiera del vetro e del cristallo d’Italia, nata a Colle e ancora oggi attiva, che ha portato il nome della città ben al di fuori dei confini nazionali. Non stupisce che oggi Colle Val d’Elsa è anche conosciuta come la “Boemia d’Italia” e dove ogni anno si susseguono eventi e dimostrazioni a sostegno di questa antica arte. Variegata e per tutti i gusti poi l’offerta ricettiva che va dai più dinamici e spartani B&B, fino a strutture di pregio ed elegantissimi Relais 4 stelle. Per gli amanti della buona cucina poi, Colle ha una lunga lista di eccellenze. Tra tutte svetta il raffinato ristorante Arnolfo, due stelle Michelin, dove lo Chef Gaetano Trovato stupisce i suoi clienti con alchimie uniche. Ma l’offerta gastronomica non si ferma qui, ottime proposte tra tradizione ed innovazione che popolano la parte antica e quella più moderna  della città, dove anche i clienti più esigenti troveranno soddisfazione. Già nel prossimo articolo, daremo qualche piccola anticipazione sulle diversificate proposte gastronomiche estive che questa straordinaria città offre.

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